Emissioni in calo. Su Kyoto Berlino già promossa
La Germania è riuscita a realizzare con 4 anni di anticipo gli obiettivi fìssati dal protocollo di Kyoto. Lo ha rivelato il quotidiano Suddeutsche Zeitung, entrato in possesso delle cifre ufficiali contenute nel rapporto governativo sui gas serra. Lo scorso anno le emissioni da parte di abitazioni private, aziende e mezzi di trasporto sono state inferiori del 23% a quelle del 1990. Nel protocollo di Kyoto del 1997 il Governo tedesco si era impegnato a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 21% entro il 2012. Nel rapporto governativo di 572 pagine sulle emissioni si osserva che a favorire la riduzione di CO2 è stato anche l'inverno mite 2006/2007, ma soprattutto l'aumento della produzione di energie rinnovabili. Nello studio si registra anche una costante diminuzione dei flussi di anidride carbonica nel traffico stradale a partire dal 1999. Nel bilancio energetico complessivo si è tuttavia constatato un aumento delle emissioni di gas serra da parte delle centrali elettriche, dovuto al fatto che l'elevato prezzo del gas ha favorito lo scorso anno un più massiccio impiego del carbone. Il ministro federale dell'Ambiente, Sigmar Gabriel (Spd), ha spiegato che i risultati dello studio confermano «il successo della politica tedesca di protezione del clima» e ha aggiunto che la Germania «sarà uno dei pochi Paesi ad aver realizzato gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto». Nel vertice di metà dicembre dei capi di Stato e di Governo della Uè verranno discussi i nuovi obiettivi da perseguire in Europa sulla protezione del clima. Per quanto riguarda la Germania, l'obiettivo è di ridurre del 30% entro il entro il 2020 le emissioni rispetto a quelle del 1990.

55%. Tremonti alla Camera: “Toglieremo la retroattività”

[03 Dicembre 2008]  

Primo risultato del fortissimo movimento di protesta contro l’art. 29 del DL. 185/2008. Tremonti costretto a togliere la retroattività del provvedimento di fronte alla minaccia di decine di migliaia di ricorsi.

 

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha dichiarato oggi in audizione alla Camera che il Parlamento toglierà la retroattività contenuta nell’art. 29 del DL 185/2008. Questo è un primo risultato del fortissimo movimenti di protesta di cittadini, associazioni, aziende, industrie e artigiani, nonché di interi settori della società civile. Tremonti ha difeso la logica dei meccanismi che impediscono di sfondare le coperture. 'Voglio sul futuro ribadire un criterio: i crediti d'imposta non sono e non possono essere un bancomat. Troppe volte sono stati utilizzati come bancomat'”. Tremonti ha definito 'incivile' l'introduzione di crediti d'imposta che poi non sono sufficientemente coperti.
Vedremo ora se alle parole seguiranno i fatti.  

Clicca qui